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USA: il fattore più importante nel decidere di fare shopping in-store è...

I retailers devono porre particolare attenzione ad un aspetto specifico della loro in-store shopping experience. I risultati emersi da “Analogue to Automated: Retail in the Connected Age,” un'indagine mondiale condotta su 1,000 retailer e 5,000 shoppers da Planet Retail e Displaydata, indicano che l'ottanta percento degli acquirenti afferma che il prezzo è il fattore numero uno per fare acquisti in-store, e il 67% sostiene che i prezzi online e offline allineati e congruenti sono il motivo principale per lo fare shopping in un negozio. Tuttavia, il 53% dei consumatori ha dichiarato che i prezzi in-store sono occasionalmente imprecisi e solo il 18% acquisterà nuovamente in un negozio in caso di sovraccarico del prezzo. Mentre i retailer riconoscono l'importanza dei prezzi in-store - l'82% afferma che la precisione dei prezzi aumenta la fiducia da parte dei clienti - il 65% non può effettuare il numero di modifiche dei prezzi in-store che desidera. I consumatori sono aperti anche ai retailer che utilizzano prezzi dinamici in negozio, almeno per determinati motivi.

Il 65% dei consumatori accetta prezzi dinamici per gli articoli sell-by-date, mentre il 54% lo accetta per far fuori le scorte eccedenti e il 52% lo accetta per la corrispondenza dei prezzi. I retailer riconoscono anche il valore del pricing dinamico - l'84% afferma che i prezzi dinamici migliorerebbero i margini, il 79% afferma che rispondere alle offerte dei competitor è una priorità elevata e il 78% vuole offrire prezzi e promozioni migliori. In generale, i consumatori vogliono vedere una in-store experience più connessa. Il 63% degli shoppers desidera che i prezzi corrispondano tra i canali e il 43% desidera restituire gli acquisti preso online, in store. I tre quarti degli acquirenti vogliono più esperienze in-store digitali e il 67% afferma che la tecnologia del punto vendita influenza la scelta del retailer. I retailer prevedono di offrire più tecnologia in-store: il 76% vuole dare più informazioni sui bordi degli scaffali e il 42% afferma che l'impegno digitale è una priorità chiave. Tuttavia, i rivenditori vedono delle difficoltà nel fornire un'esperienza connessa in negozio: il 77% afferma che una visione completa dell'inventario è essenziale e il 76% afferma che l'impegno omnichannel è impegnativo. Lo studio ha esaminato anche le opinioni dei consumatori e dei retailer sulla personalizzazione in-store. I retailer mostrano in realtà più interesse rispetto ai consumatori nell'avere un'esperienza 'fisica' più personalizzata. Più della metà desidera identificare i clienti, mentre il 50% desidera inviare offerte basate sugli acquisti e il 42% prevede di utilizzare in-store la digital loyalty. Nel frattempo solo il 33% degli shoppers vuole ricevere offerte basate sulla location, il 27% vuole essere riconosciuto nel negozio e il 25% desidera ricevere informazioni dal bordo dello scaffale.