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              						Il governo cinese ha intenzione di tagliare i dazi relativi a una serie di beni di consumo importati, come parte di un piano volto a innalzare i consumi e dare stabilità alla crescita economica. Beni di uso quotidiano ma anche abbigliamento e cosmetici. Per i prodotti di uso quotidiano la disposizione dovrebbe scattare prima della fine di giugno. Non sono ancora note le categorie merceologiche nello specifico e nemmeno l'entità della riduzione. Lo State Council della Repubblica Popolare ha fatto sapere che permetterà l'apertura di diversi duty-free shop e consentirà di espandere il loro l'assortimento. La strategia per rilanciare i consumi viene annunciata dopo la pubblicazione del dato sulla crescita dell'economia cinese nel primo trimestre del 2015: +7%, la peggiore performance in 6 anni. Anche se la riduzione dei dazi andrà a incrementare gli acquisti in madrepatria, molti cinesi continueranno ad acquistare beni di lusso all'estero, dove i prezzi sono scontati del 30-40% circa rispetto a quelli praticati in Cina. L'Italia vende ai turisti cinesi il 35% dei suoi luxury goods, la Francia il 40%, la Gran bretagna il 25%, e secondo le stime, entro il 2020 i cinesi prevedono di viaggiare 4,5 volte l'anno.
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