Burberry ha inaugurato quello che ha definito essere il “primo social retail store di lusso” a Shenzhen, in Cina. Il negozio, aperto a fine luglio, mira a “fondere i mondi fisico e social” - un concept che il British luxury label ha progressivamente esplorato. All'inizio di luglio, ha lanciato una campagna giustapponendo un video di avatar digitali CGI - uno dei quali era Kendall Jenner - con una serie di autoritratti fotografici realizzati da Jenner. Il brand ha anche lanciato una serie di giochi digitali nell'ultimo anno, consentendo agli utenti di vincere premi sia virtuali che fisici. Lo store è suddiviso in 10 sale per consentire ai clienti di esplorare e interagire, di persona o attraverso i social media. Attraverso un mini programma WeChat dedicato, sviluppato attraverso una partnership esclusiva con Tencent, gli shoppers saranno in grado di guadagnare valuta social mentre esplorano il negozio, che possono utilizzare per accedere a contenuti esclusivi ed esperienze personalizzate. A ogni cliente viene dato un personaggio animale digitale che si evolve mentre interagisce con le esperienze in-store. Il programma presenterà tour dei negozi e informazioni sui prodotti e fungerà anche da portale per i servizi ai clienti, come prenotazioni di appuntamenti in-store e di eventi. Altre caratteristiche del negozio includono una vetrina digitale interattiva all'ingresso ispirata alla passerella a specchio della sfilata Burberry AW20, Memories, un caffè - chiamato Thomas's Cafe, tre camerini, ognuno con il proprio concept creativo, che gli shoppers possono prenotare in anticipo attraverso il mini programma, e, naturalmente, le ultime collezioni di Burberry, tutte etichettate con codici QR che gli shoppers possono scansionare per sbloccare le informazioni sul prodotto. “Burberry è sempre stato una brand di primati, costruito sulla convinzione che la creatività abbia il potere di aprire gli spazi. Testiamo nuove idee e spingiamo oltre i confini di ciò che è possibile. Quando si trattava di innovare in ambito social e retail, la Cina era il luogo ovvio dove andare in quanto casa di alcuni dei clienti di lusso più esperti in campo digitale”, ha affermato il CEO Marco Gobbetti.
