Prima della presentazione della sua prima collezione per MCM questa primavera, Dirk Schönberger sta dando il via al suo mandato come responsabile creativo globale del brand con un nuovo retail concept. Denominato “1976 Berlin”, il primo di una serie di retail sperimentali, è stato inaugurato in un ex laboratorio di riparazione auto che in precedenza serviva come studio per artisti e Adidas Icon Store, tra gli altri usi. Schönberger definì lo spazio un “cubo bianco” per gli esperimenti, con una selezione costantemente e continuamente rinnovata rispetto ad un negozio convenzionale. Il display di debutto presenta una collezione di pezzi heritage come valigie e borse con il monogramma Visetos del brand, presentata su un backdrop minimalista che fa riferimento all'ex laboratorio automobilistico e poi studio di artisti.
“Questo è uno scontro tra due stili di vita: l'affascinante Monaco degli anni fondatori di MCM e la crudezza tecnologica della Berlino contemporanea. Con 1976 Berlin andiamo a giocare”, ha affermato Dirk Schönberger. Il nuovo concept potrebbe quindi dare qualche spunto sulla sua prima collezione MCM in arrivo: “Prendiamo l'eredità di MCM, la apriamo e ricontestualizziamo con materiali e allestimenti diversi per rinnovarla”, ha aggiunto. MCM dovrebbe raggiungere il traguardo del miliardo di dollari nel 2020 ed è distribuito in oltre 600 punti vendita con 123 negozi monomarca. Mentre la struttura distributiva rimarrà in gran parte coerente, il brand prevede di rinnovare gradualmente i flagship store esistenti e aggiungere spazi sperimentali in location selezionate. Contemporaneamente all'unità di Berlino, MCM ha rilevato un edificio di nove piani a Ginza. I primi due piani ospitano il flagship di Tokyo e altri tre piani si sviluppano in uno spazio sperimentale con sale espositive, un bar e un'area per eventi. Prima della sua nomina come responsabile creativo globale di MCM lo scorso ottobre, Schönberger è stato direttore creativo di Adidas dal 2010 ed è stato responsabile di collaborazioni di alto profilo con artisti del calibro di Rick Owens e Raf Simons.
