Archivio News
MONDO: smarphone biometrici - il futuro è nei sensori

 

Si assisterà sempre più all'evoluzione dei sensori integrati negli smartphone, come ad esempio lo scanner inserito nel tasto Home per il riconoscimento delle impronte digitali del nuovo Galaxy S5. Il Motorola Atrix è stato il capostipite fra i telefonini dotati di scanner per i polpastrelli. Poi sono arrivati l'Htc One Max e il Touch Id dell'iPhone 5S. Quello di Samsung sarà simile ma con la possibilità di registrare otto diverse impronte e assegnarne una ad altrettante diverse operazioni. In altre parole sarà possibile utilizzare le dita come scorciatoie sicure e protette non solo per sbloccare il dispositivo ma anche per accedere a specifiche applicazioni personali, widget, siti Web o documenti che si vogliono mantenere nascosti.

Oggi nel 90% dei telefonini in commercio c'è almeno un sensore integrato. Nove sono i sensori presenti sull'attuale top di gamma Samsung: gesti, pressione, giroscopio, accelerometro, geomagnetico, temperatura e umidità, barometro, prossimità e Rgb. Un centro di intelligenza che sviluppa un numero enorme di informazioni, utilizzabili attraverso software ed app dedicate. Fabio Pasolini, Direttore Generale Divisione Motion Mems di StMicroelectronics, ha dichiarato: "Uno dei principali driver futuri è la possibilità di tenere i sensori sempre accesi, per sapere con continuità dove si trova l'apparecchio e quindi poter tracciare i movimenti degli utenti anche senza l'ausilio del Gps o quando questi sono all'interno di edifici dove il segnale satellitare non arriva". Così facendo si aprono nuove strade per le applicazioni di real-time marketing nei centri commerciali e nuove possibilità per le chiamate verso i numeri di emergenza, per cui la posizione esatta può essere vitale per il rapido intervento dei soccorsi. E la sfida dei consumi di energia, pensando di tenere i sensori sempre accesi, come si vince? "Con sensori – dice Pasolini - sempre più integrati che implementano sistemi di power management e di elaborazione del segnale in un unico dispositivo e che permettono di spegnere il componente centrale pur mantenendo attive tutte le funzioni di navigazione". I sensori integrati nel corpo di uno smartphone, guardando oltre l'utilizzo personale dell'apparecchio, aprono la via a possibili innovazioni in altri campi.