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MONDO: Adidas Originals lancia una nuova campagna con tre film che celebrano le sue iconiche scarpe da ginnastica “Gazelle”, “Superstar” e “Samba”

Adidas Originals ha lanciato una “nuova direzione visual” e una campagna con tre film che celebrano le sue iconiche scarpe da ginnastica “Gazelle”, “Superstar” e “Samba”. Sotto lo slogan della campagna “We Gave the World an Original. You Gave Us a Thousand Back”, i film rendono omaggio a coloro che hanno continuato a portare il brand in prima linea nello sport, nel fashion e nella cultura. Oltre a un nuovo carattere tipografico, il logo ‘Trifoglio’ – originariamente lanciato nel 1972 – è “rinato” con la consueta scritta ‘adidas’ rimossa da sotto per una maggiore chiarezza. Come deve essere per un brand famoso per le sue “Three Stripes”, i film sono stati girati da “tre pionieri creativi”; Daniel Wolfe, Will Dohrn e Justyna Obasi. Ogni film è accompagnato da un set di foto trittiche scattate da Chadwick Tyler, con alcuni set che vedono protagonisti partner, collaboratori e amici del brand che hanno contribuito a raccontare la storia del Trifoglio, come David Beckham, Zinedine Zidane, Anitta e Pusha T. Innanzitutto, il regista e fondatore dello studio di produzione LoveSong, Daniel Wolfe, presta il suo occhio creativo alla ‘Superstar’. Pensate per il basket, ma adottate dalla scena hip-hop, le classiche scarpe da ginnastica in pelle con punta a conchiglia erano le calzature preferite dalle leggende dell'hip-hop Run DMC. Will Dohrn, produttore di immagini in movimento autodidatta, racconta poi la storia della leggera ‘Gazelle’ in pelle scamosciata, con l'abbigliamento Adidas d'archivio incluso nel film che vede protagonisti il duo di skater professionisti Mark Arnold e Miles Silvas. A completare il trio di film, l'artista visual Justyna Obasi racconta la storia del ‘Samba’, introdotto inizialmente per il calcio, ma successivamente indossato sugli spalti. Obasi “cattura la storia mitica dei viaggi del Samba attraverso il tempo e lo spazio”, iniziando con il gioco di gambe dei giovani calciatori e finendo con le numerose scene culturali che hanno fatto propria la scarpa.