Aldi ha lanciato una nuova sezione ‘Best of British’ sul suo sito web per incoraggiare gli shoppers ad acquistare più generi alimentari prodotti nel Regno Unito. La pagina web dedicata include un'ampia selezione di articoli come carne, latticini e generi di prima necessità. Segue le orme di Morrisons, che lo scorso anno è diventato il primo retailer del Regno Unito ad offrire una sezione dedicata ‘Buy British’. Aldi ha affermato di essere l'attuale leader di mercato nelle vendite di frutta e verdura britannica poiché ha riferito che l'80% delle sue vendite totali lo scorso anno proveniva da fornitori britannici. Julie Ashfield, amministratore delegato del discount per il Regno Unito, ha dichiarato: “La nostra pagina web Best of British mira ad offrire ai nostri clienti la possibilità di navigare più facilmente tra i prodotti britannici, supportando al contempo le migliaia di fornitori locali con cui lavoriamo. Siamo orgogliosi di sostenere così tanti fornitori britannici e loro sono al centro del nostro successo, permettendoci di offrire ai nostri clienti l'ottima qualità britannica ai migliori prezzi possibili.” Il discounter rivale Lidl ha anche rivelato un investimento di 70 milioni di sterline per sostenere i coltivatori di ortaggi a radice del Regno Unito attraverso nuovi contratti a lungo termine. Il supermercato ha affermato che i nuovi accordi, che possono durare fino a tre anni, sono progettati per fornire stabilità e sicurezza agli agricoltori che affrontano le sfide poste dalle imprevedibili condizioni meteorologiche della Gran Bretagna. L’iniziativa rientra nel più ampio impegno di Lidl a “sostenere il Regno Unito” e a contribuire alla crescita delle economie locali, allineandosi al tempo stesso con l’obiettivo più ampio del discount di iniettare 17 miliardi di sterline nell’industria alimentare britannica entro il 2025. Paul Gibson, direttore acquisti di Lidl GB, ha dichiarato: “Mentre l’intero mercato deve affrontare sfide, compresi modelli meteorologici imprevedibili, la nostra decisione di trasferire i fornitori a contratti più lunghi sottolinea il nostro impegno a sostenere i produttori locali. Non solo è un investimento nella qualità e nella coerenza della nostra catena di fornitura, ma è anche una testimonianza della nostra dedizione all’industria alimentare britannica”.
