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REGNO UNITO: secondo un recente studio, oltre la metà dei consumatori del Regno Unito, il 60%, acquista online almeno una parte dei propri generi alimentari

Uno studio di Spryker ha rilevato che oltre la metà dei consumatori del Regno Unito, il 60%, acquista online almeno una parte dei propri generi alimentari. Un ulteriore 16% ora ordina tutta o la maggior parte della propria spesa per il food tramite Internet, secondo Spryker's UK Online Grocery Report 2022. La ricerca è stata condotta in collaborazione con la società di ricerche di mercato Appinio, e ha intervistato 2.500 consumatori di tutto il Regno Unito sulle loro esperienze e opinioni sul grocery shopping. I dati hanno rilevato che, nonostante la natura robusta del settore alimentare online del Regno Unito, ci sono ancora opportunità di espansione nel settore da 200 miliardi di sterline. Circa l'80% dei consumatori del Regno Unito afferma che farebbe più acquisti di cibo online se l'esperienza fosse migliorata e il 28% prevede di fare la spesa principalmente online entro i prossimi due anni. La consegna a domicilio è ulteriormente indicata come canale privilegiato rispetto al ritiro in store. “Con la crisi del costo della vita che sta riducendo i budget dei consumatori, i clienti sono sempre più alla ricerca delle migliori offerte, sia online che in store. Secondo la nostra ricerca, gli shoppers dei supermercati low-cost richiedono servizi online. Questi retailer potrebbero trarre enormi vantaggi offrendo ordini via Internet e consegne a domicilio”, ha affermato Boris Lokschin, CEO di Spryker. “Il consumatore di generi alimentari online del Regno Unito ha elevate esigenze e ha fame di nuove esperienze. Se i fornitori sono in grado di fornire il prodotto, con una varietà più ampia e una maggiore disponibilità, insieme ad un'esperienza cliente eccezionale, conquisteranno questi consumatori. Una sfida che dovranno affrontare è garantire che i servizi esistenti in store rimangano praticabili man mano che l'attenzione si sposta sull’online. Per risolvere questo problema, i retailer  dovrebbero investire in un'infrastruttura tecnologica che colleghi perfettamente i canali online e offline per garantire che i clienti continuino a tornare, di persona o digitalmente.” Quando si tratta di riconoscimento del brand, il 77% degli intervistati ha riconosciuto Uber Eats, mettendolo su un piano di parità con Just Eat, mentre Deliveroo segue al terzo posto con il 74%. Tuttavia, nonostante i considerevoli investimenti nel mercato del Regno Unito, Amazon è stata identificata solo dal 63% come fornitore di generi alimentari online. Guardando ai nuovi marchi sfidanti, Gorillas e Getir sono stati riconosciuti rispettivamente del 17% e del 21%, mentre altri fornitori on-demand sono scesi tra il 5% e il 15%. “Gli ultimi tre anni hanno visto una crescita massiccia nel settore dell'e-food, ma c'è ancora un grande potenziale non sfruttato da esplorare per i retailer”, ha affermato Lokschin. “La spesa online nel Regno Unito è attualmente guidata da persone di età compresa tra 35 e 44 anni, che spendono oltre un terzo dei loro budget per la spesa online. Tuttavia, i consumatori più anziani stanno rapidamente diventando online-addicted: infatti, gli over 55 sono la fascia di età che ha maggiori probabilità di acquistare esclusivamente online. Per i retailer che cercano di attirare nuovi clienti, il commercio componibile sarà fondamentale. Scegliendo i migliori servizi e integrandoli rapidamente, i fornitori possono creare esperienze digitali migliori e superare i competitor.” Poiché l'inflazione continua a colpire la nazione, sempre più consumatori cercano opzioni più economiche quando fanno acquisti.