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REGNO UNITO: i retailer assegneranno più spazio in store alle esperienze rispetto ai prodotti fisici entro il 2025

Secondo una nuova ricerca del gigante dei centri commerciali Unibail-Rodamco-Westfield, i retailer assegneranno più spazio in store alle esperienze rispetto ai prodotti fisici entro il 2025. Lo studio di Westfield, che ha intervistato 2000 consumatori britannici e 500 retailer britannici, si è concentrato sull'impatto della pandemia sul futuro dello shopping, trovando una serie di tendenze che sono state “turbo” per tutto il 2020. Secondo il report, una delle cinque aree chiave di cambiamento sarà l'importanza attribuita alle esperienze, destinate a diventare l'elemento più importante dei negozi nei prossimi cinque anni. I retailer raggiungeranno un “punto di svolta dell'esperienza” entro il 2025, momento in cui più metratura del negozio sarà dedicata alle esperienze rispetto ai prodotti, poiché il 52% degli shoppers afferma di desiderare in-store experiences. Altri trend destinati a definire il settore sono una crescente attenzione alla sostenibilità, destinata a guidare sia un'impennata negli acquisti locali, acquisti online più consapevoli e un aumento significativo in iniziative come i servizi di noleggio. La ricerca di Westfield suggerisce che il 49% degli acquirenti ora desidera comprare beni di provenienza locale, portando il 96% dei retiler a considerare l'introduzione di iniziative per la comunità nel 2021. Nel frattempo, la pandemia è destinata a guidare la popolarità del 'retail surgery market' che prescrive agli shoppers prodotti specifici per le loro esigenze di salute personale. I millennial attenti alla salute dovrebbero portare il valore di questo settore a 40 miliardi di sterline al mese nel solo Regno Unito, con il 49% che dichiara di essere disposto a condividere il proprio DNA per una migliore shopping experience e il 78% degli shoppers che afferma di essere interessato a in-store health experiences. “Era ovvio molto tempo prima del Covid che il ruolo del retail fisico nel viaggio del consumatore stava cambiando, ma il lockdown e le conseguenti restrizioni che hanno inghiottito la società alla fine hanno costretto sia i bran che i consumatori a mettere in dubbio la necessità dei negozi”, ha affermato il capo dell'Agenzia per l'innovazione, London College of Fashion, University of the Arts London, Matthew Drinkwater.