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REGNO UNITO: i retailer devono restare focalizzati sulla sostenibilità, sempre più rilevante per i consumatori, per aumentare le vendite e innalzare la brand equity

Gestire un business retail di successo è una sfida nel migliore dei casi, soprattutto in mezzo a una crisi del costo della vita e un'inflazione dilagante, con margini ridotti da tutte le parti. Con i consumatori costretti a ridurre la loro spesa, i retailer si concentrano sul competere con successo per le vendite e sul rafforzamento della brand loyalty, affrontando al contempo l'aumento dei volumi di reso. I resi sono stati una delle questioni più spinose che hanno colpito il settore negli ultimi anni. Diversi grandi brand hanno attribuito la sottoperformance finanziaria alle difficoltà associate ai resi. Nel tentativo di determinare l'entità della ‘crisi dei resi’ che colpisce il settore retail e le strategie in gioco per trovare una soluzione, una recente ricerca condotta con Sapio Research ha intervistato 100 retailer del Regno Unito e 1.000 consumatori. I risultati hanno rivelato che i resi rappresentano una sfida significativa per il settore, con il 51% dei retailer che registra un aumento degli articoli restituiti. Il 28% ha registrato un aumento dei resi fino al 30%, mentre il 17% ha riportato un aumento fino al 40%. Tuttavia, mentre i retailer sono comprensibilmente concentrati sull'aumento delle vendite e sull'affrontare i problemi della zona carboniera, c'è il rischio reale che altre priorità a più lungo termine possano essere trascurate nel frattempo. La sostenibilità è una di queste priorità. Sebbene la ricerca abbia dimostrato la profondità della sfida causata dalla gestione efficace dei crescenti volumi di resi, ha anche evidenziato un interessante cambiamento di consapevolezza ambientale da parte dei consumatori, insieme ad una crescente considerazione dell'impatto individuale sulle emissioni di carbonio quando si effettuano acquisti e si rispediscono i prodotti. Con gli shoppers che collegano sempre più le loro abitudini di acquisto al loro profilo ambientale, è importante che i retailer non distolgano l'attenzione e gli investimenti dalla sostenibilità. Il 37% dei retailer riferisce che i consumatori sono più attenti al volume degli articoli che ordinano, a causa dell'impatto ambientale, e che questo sta inducendo gli acquirenti a riflettere maggiormente sulla riduzione dei loro resi. Il 32% dei consumatori sostiene di aver ordinato meno articoli a causa di preoccupazioni sulla sostenibilità, mentre un quarto si è persino sentito in colpa per aver rispedito la merce ai brand. I resi sostenibili potrebbero essere il prossimo grande campo di battaglia per i retailer. Poiché la consapevolezza ambientale inizia sempre più a influenzare ciò che acquistiamo e il modo in cui otteniamo i resi, è fondamentale che i retailer e i marchi rimangano concentrati sui cambiamenti ora. In caso contrario, si rischia di rimanere indietro rispetto alla concorrenza, danneggiando la brand equity e intaccando le vendite future. Se i retailer devono competere con successo sulla sostenibilità - ed evitare di essere lasciati indietro - ora è il momento di investire nei miglioramenti della catena di fornitura, apportando le modifiche necessarie non solo per ridurre l'impatto ambientale dei resi, ma anche per trasformare l'intero processo dall'inizio alla fine. I retailer dovrebbero avere una visione olistica di tutte le loro operazioni, dall'approvvigionamento di materiali e prodotti e come vengono trasportati, fino allo stoccaggio, alla spedizione degli articoli al cliente e, naturalmente, ai resi. Un tale approccio può arricchire il flusso e la disponibilità dei dati, fornendo le informazioni necessarie per ridurre al minimo gli sprechi e massimizzare l'efficienza: un ottimo primo passo verso il miglioramento della sostenibilità.