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USA: difficoltà e reazioni dei department store

Macy's e Nordstrom vengono da una fase di prestazioni deludenti. Nelle prime 39 settimane dell'anno fiscale Macys ha realizzato vendite in calo del 2.8% con margine operativo in calo del 23%. Recentemente ha annunciato la chiusura di 40 negozi.

Negli ultimi due trimestri Nordstrom, nonostante il titolo (confermato) di fashion retailer preferito assegnatogli pochi giorni fa, ha realizzato vendite a parità in calo del 2.2 e del 3.2% rispettivamente. Il titolo di entrambi i retailer si è indebolito di oltre il 35% in un anno.

Sono in molti a domandarsi se si tratta di criticità temporanee o di crisi di un modello di retail. Accanto a peculiarità stagionali come l'insolito clima mite è ormai evidente che l’esperienza del department store è sempre più distante dai modelli di acquisto dei millennial. Analisi recenti mostrano due tipi di tendenze: il passaggio ad altre categorie di prodotto e la scelta di altri format distributivi, in prevalenza specialty store.

L'indebolimento delle prospettive di medio termine sta portando molte aziende a ripensare i propri modelli operativi. Una delle direzioni di miglioramento delle operation è quella della riduzione degli acquisti pre-season con incremento dell'Open To Buy in stagione. La sfida è evidentemente nella velocità di analisi dei microtrend e nella snellezza della filiera. L'incremento degli acquisti in-season porta infatti a due benefici: migliori prestazioni di vendita (pezzi venduti per opzione) e maggiore margine lordo finale (riduzione del mark down medio). Su questi KPI si gioca buona parte della sfida dei department store nel 2016.

Luca Peruzzi