Secondo il report mensile del Dipartimento Statunitense del Lavoro, gli store di general merchandise e i department stores hanno registrato un incremento dell'occupazione nel mese di settembre, mentre gli specialty store hanno per contro effettuato tagli ai posti di lavoro, in linea con quella che gli economisti avevano definito come 'crescita dell'occupazione deludente' nell'economia complessiva. “I dati odierni sull'occupazione sono deludenti per l'economia nazionale nel complesso, ma non per il retail in quanto i retailer hanno generato molti nuovi posti di lavoro per le famiglie americane,” ha dichiarato Jack Kleinhenz, chief economist presso il National Retail Federation. “Quest'anno abbiamo assistito fin'ora ad un'economia molto resistente e i retailer continuano ad attrezzarsi, assumendo personale, per spese future da parte dei consumatori in quanto ci stiamo avvicinando al periodo natalizio.”
Kleinhenz ha affermato che i retailer sono in questo momento in una “modalità aspetto e vedo” per quanto riguarda le prospettive di crescita economica complessiva nazionale, ma sono “cautamente ottimisti” circa i continui miglioramenti della spesa dei consumatori, che potrebbero giungere direttamente da futuri miglioramenti del mercato del lavoro. “Da un punto di vista generale, i dati sull'andamento dei posti di lavoro sono deludenti,” ha dichiarato Nariman Behravesh, chief economist presso IHS Global Insight. “I simultanei cali in partecipazione della forza lavoro e ore lavorate sono anche altri fattori di cui preoccuparsi. Ultimo, ma non meno importante, il problema salari stagnanti è un fattore su cui riflettere.” Tra i potenziali colpevoli di questa situazione potrebbero essere considerati: “La debolezza all'estero, che sta danneggiando la produzione, la volatilità nel mercato azionario, che sta rendendo le aziende più prudenti, e la debole crescita della produttività, che costringe le aziende a tagliare posti di lavoro.”
