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USA: la crescita di Wal-Mart potrebbe aver contribuito ad aggravare l'epidemia dell'obesità negli Stati Uniti

 

Il tasso di obesità negli Stati Uniti è esploso dal 13 percento del 1960 al 35 percento del 2012 – con un boom particolare avvenuto negli anni '80 secondo i Centers for Disease Control and Prevention. Contemporaneamente il primo store Wal-Mart venne inaugurato nel 1962. Il primo Sam’s Club debuttà nel 1983. Il primo Wal-Mart Supercenter giunse nel 1988. E oggi migliaia di grocery destinations offrono occasioni alla rinfusa ai clienti in tutto il Paese. Una coincidenza? Forse no. Un nuovo recente studio indica che i metodi di distribuzione del cibo hanno contribuito alla crisi di obesità americana. “Viviamo in un ambiente con sempre più junk food a basso prezzo e facilmente reperibile,” ha dichiarato Charles Courtemanche, professore assistente di economcia presso la Georgia State University. “Compriamo in massa. Abbiamo sempre cibo attorno. Occorre sempre più disciplina e auto controllo per far sì che tutto questo non vada a incidere sul nostro peso.” Courtemanche ha prodotto uno studio con i ricercatori della University of Iowa, della University of Virginia e della University of Louisville che esamina come differenti fattori economici hanno guidato l'obesità in America. Uno dei principali colpevoli: più cibi economici venduti in grandi quantità. “La maggiore disponibilità di questi negozi ha ridotti i tempi per procurarsi cibo, aumentando presumibilmente il peso.” La densità di Supercenters in un'area può influire in modo significativo sul tasso di obesità, secondo lo studio. Aprire uno store in più per 100,000 residenti incrementa l'indice di massa corporea medio di 0.24 unità, o 10.8 per cento del tasso di obesità campione. L'effetto complessivo: “Queste stime implicano che la proliferazione di Wal-Mart Supercenters spiega il 10.5 percento di incremento nell'obesità dagli anni '80.” Mentre i negozi sono diventati onnipresenti, gli americano hanno iniziato a ingrassare ad un ritmo più rapido.”