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USA: Pat McGrath Labs collabora con Google per una pop-up experience in realtà aumentata ‘The Art of Beauty’ a New York

Il beauty brand Pat McGrath Labs ha collaborato con Google per una pop-up experience in realtà aumentata ‘The Art of Beauty’ a New York. Il pop-up è stato situato al 101 della 7th Avenue, a New York, dal 20 al 22 ottobre con l’obiettivo di istruire i visitatori sui nuovi modi di acquistare prodotti beauty e dare “uno sguardo al mondo di Pat McGrath” utilizzando gli strumenti AR di Google. La experience di tre giorni a pagamento ha ainvitato gli ospiti a provare virtualmente i prodotti per le labbra firmati Pat McGrath Labs e le palette di ombretti Mothership, ad acquistare la collezione e a prenotare una sessione di make up con un membro ufficiale del team di makeup artist Pat McGrath Labs. Dame Pat McGrath, fondatrice di Pat McGrath Labs, ha dichiarato: “Quando si tratta di make up, dico sempre: ‘usalo senza cautela’, e ora si può anche fare acquisti senza cautela. Questo pop-up ha dato alle persone un accesso senza precedenti al dietro le quinte dei Pat McGrath Labs.” Lo strumento AR Beauty di Google è stato lanciato nel 2020 per offrire agli shoppers “un'esperienza più fruibile” di acquisto di prodotti di bellezza online. Consente alle persone di provare virtualmente migliaia di ombretti, rossetti e fondotinta di decine di brand, tra cui Pat McGrath Labs, tutti all'interno della Google Search o della Google app su iOS o Android. Stephanie Horton, direttore senior del marketing commerciale di Google, ha aggiunto: “L'AR è una tecnologia incredibilmente utile per gli shoppers di prodotti beauty online di tutte le tonalità di pelle ed etnie perché consente loro di immaginare come apparirà una tonalità beauty su di loro, o su una modella che risuona con loro, tutto prima che acquistino. Siamo entusiasti che gli shoppers possano ora provare virtualmente Pat McGrath Labs, che offre prodotti che si abbinano ad un'ampia gamma di tonalità della pelle, direttamente all'interno dello strumento AR Beauty di Google.”