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USA: i consumatori riducono al minimo le spese in quanto l'economia statunitense è deflazionata

Il conto è piuttosto semplice: una mancanza di potere di acquisto per i consumatori ha portato ad una mancanza di potere di vendita per le compagnie. Se si considera la prospettiva economica americana, le ramificazioni sono molto complicate e non particolarmente piacevoli. L'ultimo più recente producer price index, in calo mensile dello 0.5%, dimostra un problema più ampio: in un momento in cui i politici sperano di generare quel tipo di inflazione che andrebbe ad indicare una forte crescita, la realtà è che per contro la deflazione si profila come la minaccia più grande. Il calo dei prezzi dovrebbe essere considerato come un positivo netto da parte dei consumatori, ma la debolezza del reddito compensa gli effetti. Perfino Wall Street ne ha risentito.

I prezzi per i servizi brokerage-related e consulenza finanziaria sono calati del 4.3 percento nel mese di settembre. E le prospettive per la fine dell'anno sono scoraggianti. Inoltre, anche le vendite retail sono calate. “I consumatori sono sempre più incerti sul loro reddito futuro e sempre meno propensi ad effettuare spese oggi,” ha dichiarato Lindsey Piegza, chief economist presso Stifel Fixed Income. “Con i prezzi della benzina ai minimi storici, i consumatori dovrebbero fare spese pazzi, invece non lo fanno.” Gli aumenti di stipendio sono rimasti inafferrabili per la maggior parte dei lavoratori, con i guadagni medi all'ora cresciuti di appena il 2.2% annuo. Anche l'incremento di posti di lavoro ha rallentato, con assunzioni in calo del 28%.