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EUROPA: il fashion trend dell'eco-responsabilità è confermato da parte dei consumatori come è emerso da uno studio recente

Nonostante la crisi globale causata da Covid-19, il fashion rimane un driver di consumo per gli shoppers in Europa, con un focus sull'eco-responsabilità e sulla produzione locale. Ma il 'revenge shopping' rimane alto tra il pubblico, il che potrebbe minacciare questo obiettivo sostenibile. Ecco i principali risultati di uno studio condotto dalla IFM-Première Vision Chair, guidato da Gildas Minvielle, responsabile dell'Osservatorio economico IFM (Institut Français de la Mode), sui mercati del fashion post-Covid in Europa, presentato nell'ambito del “Digital Talks of Première Vision”. Quasi la metà di tutti gli intervistati europei ha classificato le questioni ecologiche come il fattore più importante nella scelta e nell'acquisto di un prodotto, mentre il 58,5% preferisce la produzione locale.

- Fenomeno 'Revenge shopping'. Con l'incertezza mondiale in atto, il 42% delle donne e il 30,4% degli uomini si aspettano una riduzione della loro spesa. Mentre il 13,7% delle donne e il 17,1% degli uomini prevedono un aumento dei propri acquisti fashion. L'88,9% dei consumatori intervistati per il sondaggio indica di essere spinto dal 'revenge shopping', per recuperare il tempo perso durante le restrizioni del corona virus. Gli europei sono interessati all'acquisto di prodotti senza tempo – 83,7%, e quasi la metà il 47,3% desidera articoli più costosi, ma di qualità. Questo desiderio potrebbe allinearsi con il trend di un consumo più ponderato, secondo la ricerca.

- Seguendo l'eco-responsabilità, il materiale è la forza trainante. I prodotti eco-responsabili stanno registrando un enorme aumento di popolarità tra i consumatori intervistati per questa particolare ricerca, il 64,1% degli europei desidera acquistare articoli con materiali eco-responsabili e il 30,1% è disposto spendere di più per loro. Tra i 18-34 anni, la percentuale è ancora più alta con il 73,1% degli europei che desidera acquistare materiali sostenibili. Il 41,8% degli europei considera i materiali eco-responsabili – come nuove fibre, organiche o riciclate - come la forza trainante degli acquisti eco-compatibili, in particolare i consumatori del Regno Unito e della Germania. Questo interesse è condiviso da tutti i giovani in vari Paesi europei e, secondo questo studio, potrebbe suggerire che i materiali siano collegati alla preoccupazione in merito alla salute globale. Tra i 18-34enni che non intendono acquistare moda ecologica, i prezzi rimangono un ostacolo significativo poiché il 61,8% afferma di essere in attesa di prezzi e vendite più convenienti. Il mercato dell'usato è cresciuto in popolarità negli ultimi tempi, con il 30,8% degli europei e il 43,3% dei giovani che lo preferisce.

- Confermato lo shopping trend 'Green'. I consumatori preferiscono un consumo più ponderato, ma rimangono comunque attaccati all'acquisto di articoli di moda. Indipendentemente dal fatto che ciò sia dovuto al Covid-19, le prospettive potrebbero continuare a rivelarsi positive una volta ripristinata la fiducia tra il pubblico. Il materiale è la forza trainante nell'acquisto di prodotti di moda eco-compatibili e la richiesta di trasparenza apre opportunità per molti Paesi. I 18-34 anni sono i più disposti a difendere un consumo più ponderato.

- Tracciabilità e questioni 'made in'. I consumatori europei sono fortemente favorevoli a rendere obbligatorie le etichette dei luoghi di produzione, ciò richiederebbe l'adozione di una direttiva europea per tutti i Paesi membri. In Italia, il 73,5% degli intervistati presta attenzione all'etichetta di produzione e in Francia il 63,5% delle persone lo fa. Questo ha senso in quanto sono entrambi Paesi con una lunga tradizione manifatturiera. Tuttavia, questo è meno importante per le persone in Germania e nel Regno Unito, poiché sono i principali importatori di abbigliamento.