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REGNO UNITO: la Gen Z volta sempre più le spalle al fast fashion preferendo per contro opzioni sostenibili a rispetto dell’ambiente

Secondo una recente ricerca, i giovani “volgono sempre più le spalle al fast fashion”, citando le preoccupazioni ambientali come motivazione principale. Il sondaggio YouGov, che ha esaminato gli atteggiamenti di 2.094 adulti in tutto il Regno Unito, ha rilevato che il 25% degli intervistati della Generazione Z ha scelto vestiti di seconda mano o noleggiati durante le festività natalizie di quest'anno. Più della metà dei giovani tra i 18 e i 24 anni intervistati ha anche affermato che probabilmente che in futuro acquisteranno in modo più sostenibile. Il sondaggio ha continuato a rivelare che i giovani hanno molte più probabilità di acquistare vestiti o regali di seconda mano rispetto alle generazioni più anziane, con solo il 5% degli over 55 che han indossato abiti presi a noleggio o di seconda mano questo Natale, e meno di un quarto che prenderebbe in considerazione l'acquisto di seconda mano o il noleggio in futuro. Più della metà delle donne ha dichiarato che negli anni futuri prenderebbe in considerazione l'idea di indossare abiti presi in affitto o di seconda mano, rispetto a solo un quinto degli uomini. Il noleggio, il riutilizzo o la condivisione di vestiti sono stati messi sotto i riflettori negli ultimi mesi, con i principali retailer come M&S che abbracciano il trend grazie ai suoi benefici ambientali ed etici. “Questo studio mostra chiaramente che, spinti da un motivo ambientale o etico, i giovani stanno sempre più voltando le spalle al fast fashion”, ha affermato il professor Dan Parsons, direttore dell'Energy & Environment Institute della Hull University. “Dovremo convivere con le conseguenze della nostra cultura dell'usa e getta per decenni – se non secoli – a venire, e gli abiti scartati creati dall'emergere del fast fashion hanno svolto un ruolo significativo in quello che è uno tsunami di rifiuti di microplastica in tutto il mondo. È incoraggiante vedere che i giovani stanno ora facendo un passo importante verso una nuova società attenta all'ambiente e consapevole: affittare abbigliamento, e passare a dire 'no' al fast fashion, è un passo importante nella giusta direzione.” Si stima che l'industria della moda utilizzi 98 milioni di tonnellate di risorse non rinnovabili e crei 92 milioni di tonnellate di rifiuti ogni anno.