Archivio News
REGNO UNITO: la spesa annuale del Regno Unito per prodotti e servizi etici ha superato per la prima volta i 100 miliardi di sterline dopo essere aumentata di quasi un quarto in un solo anno

La spesa annuale del Regno Unito per prodotti e servizi etici ha superato per la prima volta i 100 miliardi di sterline dopo essere aumentata di quasi un quarto in un solo anno, secondo l'Ethical Consumerism Report di Co-op. La spesa green ha raggiunto livelli record di 122 miliardi di sterline alla fine del 2020, poiché i cambiamenti nello stile di vita dei consumatori legati al Covid e alla crisi climatica hanno alimentato la domanda di vestiti e mobili di seconda mano, alimenti a base vegetale e altre scelte sostenibili. Questa cifra è più che raddoppiata nell'ultimo decennio, quando la spesa green valeva 51 miliardi di sterline per l'economia del Regno Unito. L'importo speso per prodotti e servizi etici è salito a 61 miliardi di sterline, quasi il 30% in più rispetto al 2019. Il Guardian lo stima a 2.189 sterline per famiglia, con un aumento di 489 sterline rispetto all'anno precedente e più che raddoppiando la cifra del 2010. Le preoccupazioni etiche si sono riflesse nei cambiamenti dietetici, poiché i consumatori continuano ad abbracciare cibi e bevande vegetariani e a base vegetale, portando un aumento delle vendite del 34% a quasi 1,5 miliardi di sterline. Anche il settore della rivendita ha registrato una crescita significativa, riflettendo preoccupazioni sia finanziarie che ambientali. Il mercato dell'abbigliamento di seconda mano è cresciuto di quasi un quarto, raggiungendo gli 864 milioni di sterline, mentre la spesa per i mobili usati è aumentata di oltre 100 milioni di sterline. Anche le vendite di cosmetici etici sono aumentate, salendo dell'11% a quasi 1 miliardo di sterline, spinte da uno spostamento verso lo shopping online e i prodotti per la cura della pelle durante la pandemia. Allo stesso tempo, il report ha rilevato che un numero maggiore di shoppers sta boicottando attivamente una serie di brand per motivi etici, sociali o ambientali. Le aziende colpite hanno subito una perdita di quasi 4 miliardi di sterline, in aumento del 18% rispetto all'anno precedente. “Il nostro report sul consumismo etico è un barometro sul comportamento dei consumatori e gli shoppers stanno alzando la voce per boicottare le aziende che non agiscono su preoccupazioni etiche o sociali”, ha avvertito Steve Murrells, amministratore delegato del gruppo Co-op. “Il report è un avvertimento per i brand che devono fare business in un modo migliore per i lavoratori, le comunità e il pianeta”, ha aggiunto, sottolineando che “offre prove chiare ai responsabili politici che possono influenzare positivamente il cambiamento”.