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USA: uno studio sfata le credenze più comuni sullo showrooming

 

Non solo i giovani utilizzando mobile device nei negozi accedono alle informazioni sui prodotti e confrontano i prezzi; infatti circa la metà delle persone che fa shopping in questo modo è over 40, secondo una nuova ricerca effettuata da Columbia Business School e Aimia Inc. Lo studio aveva come obiettivo capire come i consumatori effettuassero il così detto “showroom”, cioè con l'ausilio di uno smartphone o di un tablet nei negozi confrontare i prezzi dei vari prodotti e cercano informazioni sugli stessi. Il 74% dei mobile shopper che fa showroom in Stati Uniti, Regno Unito e Canada ha più di 29 anni, con il 48% over 40. Harris Interactive ha condotto l'indagine online per Columbia e Aimia intervistando 3,004 adulti che possedessero un mobile device e dichiarassero di averlo usato per fare showroom nell'ultimo anno. “I nostri risultati hanno sfatato molte delle comuni supposizioni sullo showrooming e su chi lo fa,” ha dichiarato Matthew Quint, co-autore dello studio e direttore del Columbia Business School's Center in Global Brand Leadership. “Molti shopper con smartphone ricerca più del solo prezzo più basso su ogni articolo.” Ad esempio, l'indagine ha rivelato che più della metà dei mobile shopper è più propenso ad effettuare un acquisto in-store dopo aver trovato informazioni utili dai propri smartphone o tablet. Le principali ragioni per cui questi shopper hanno acquistato in-store dopo aver fatto showroom sono: hanno bisogno del prodotto subito, 59%, non vogliono aspettare la spedizione, 53% oppure è più conveniente acquistare nel negozio che non online, 51%. Inoltre il 48% degli intervistati ha dichiarato di essere più propensi a comprare un articolo in-store se sono dei membri del loyalty program del negozio, perfino se il prezzo online è inferiore.