Il retailer mondiale di abbigliamento, Uniqlo, ha annunciato l'inizio di una nuova era per il suo womenswear con il lancio di UNIQLO : C, una collezione femminile realizzata dalla fashion designer britannica Clare Waight Keller. Il nome UNIQLO : C riflette aspetti della collezione ispirata alla lettera C: Curiosity, Conversation, City, Clarity, Connection, Creativity e, naturalmente, Clare. Non solo Clare Waight Keller è la designer dietro l'abito da sposa reale di Meghan Markle, ma è stata anche la prima direttrice artistica donna di Givenchy. La Keller porta la sua esperienza nel design alla collezione di design di alto livello per tutti i giorni, ‘offrendo comfort e funzionalità’. Yukihiro Katsuta, Senior Executive Officer di Fast Retailing Group e Head of R&D per Uniqlo, ha commentato: “UNIQLO : C segna un nuovo entusiasmante capitolo nel design dell'abbigliamento femminile Uniqlo. Credo che la ricchezza di esperienza di Clare e i suoi modelli che apprezzano appieno la donna moderna introdurrà un nuovo standard di LifeWear per le donne. Speriamo di continuare a lavorare con Clare per molto tempo a venire, creando collezioni piene di energia e sensibilità che delizieranno chi le indossa.” La collezione riflette il modo in cui Waight Keller ha visto la pandemia rimodellare le prospettive dietro il vestirsi ogni giorno, mettendo in primo piano il comfort. Il pezzo forte della gamma è il trench, protagonista della campagna. Altri pezzi comfort-first includono pantaloni a gamba larga, giacche a forma di bozzolo e abiti con coulisse in vita. Clare Waight Keller, ha dichiarato: “Sono onorata di essere stata invitata a creare un nuovo label per UNIQLO. Ho apprezzato a lungo la sua filosofia di design LifeWear di innovazione tecnica e autenticità funzionale. Ho sempre ammirato l'estetica giapponese di sottigliezza, semplicità e perfezione dettagliata, quindi poter lavorare con il team UNIQLO per creare una nuova sensibilità per la mia collezione di womenswear su una scala così globale è un'opportunità davvero entusiasmante.”
