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AUSTRALIA: siccome rallenta la crescita degli stipendi, i retailer vedono le vendite crollare

 

I retailer australiani, per via di consumatori sempre più parsimoniosi in seguito alla crescita dei salari più lenta dalla fine degli anni '90, si trovano ad affrontare un calo delle entrate. I 16 retailer australiani con capitalizzazione di mercato di almeno 100 milioni di dollari prevedono di registrare un calo dell'8.5 percento per quanto riguarda l'anno fiscale che si concluderà a giugno. Si tratta del maggior crollo nei sei anni per cui i dati sono disponibili. E coincide con un trend di indebolimento nell'index dei prezzi dei salari, che è cresciuto ad un ritmo annuo di appena il 2.47 percento nel periodo ottobre-dicembre, il più basso dal 1997. L'economia australiana sta lottando per riguadagnare lo slancio. La banca centrale, preoccupata per la crescita barcollante, la tagliato i tassi di interesse ad un record minimo e le stime prevedono una probabilità 50-50 di un altro ulteriore taglio. Woolworths Ltd, principale catena di supermercati dell'Australia, ha confermato il trend annunciando che gli utili dell'intero anno sarebbero stati al livello più basso, così come confermano i dati recenti di Pacific Brands e Specialty Fashion. Le quote di Woolworths sono crollate di circa il 10 percento e il S&P/ASX 200 indice dei beni di prima necessità, che comprende grocer e altri retailer così come compagnie di bevande, è calato del 6 percento negli ultimi 12 mesi. Solo gli indici relativi a energia e materie prime hanno registrato una performance peggiore di questa. “È un periodo davvero duro,” ha dichiarato Ben Le Brun, analista di OptionsXpress. “Vediamo consumatori molto cauti in cerca delle migliori occasioni possibili.”