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MONDO: i brands ed i Millennials parlano lingue diverse

 

Come può fare un brand per ottenere l'ambita approvazione da parte dei Millenials? Tutto sta nel parlare la loro lingua.”Da quando la cultura giovane è diventata un concept definito, le varie compagnie hanno utilizzato i valori della gioventù come un 'in' per i clienti giovani,” secondo uno studio condotto da Havas. Ma negli anni '50 e '60 questo voleva essenzialmente dire essere contro l'autorità e le istituzioni. Ma questo, come riscontrato dallo studio, non vale più per la nuova generazione.

I Millennials “hanno meno interesse nella ribellione e nella rivoluzione,” e tendono più al problem-solving. Hanno inoltre un rapporto differente con i loro prodotti e con i brand che li creano, ha affermato Norty Cohen, fondatore e CEO dell'agenzia Moosylvania. “È un gruppo che adotta i brand. Se di riesce a creare un rapporto di amicizia con questi clienti, allora ci si lega ad un livello superiore. Loro faranno di tutto per sostenervi.” In questo studio è emerso che questo aspetto loyalty è molto importante per le compagnie: “I giovani di oggi sono decisamente più pronti rispetto alle generazioni precedenti a riconoscere e apprezzare il ruolo che i brand hanno nelle loro vite.” Ma questo può essere un rapporto difficile da mantenere, ha notato lo studio, in quanto il 40 percento di coloro che hanno risposto all'indagine di età compresa tra 16 e 24 anni lamentano che i brand non li prendono abbastanza sul serio. “I brand inoltre devono comprendere che ora hanno a che fare con una generazione di clienti molto più consapevoli di quanto lo fossero i loro genitori da ragazzi. I giovani oggi hanno una comprensione innata del marketing e del loro valore come clienti. E hanno la percezione più di qualunque altra generazione passata, di avere la capacità di aiutare un brand ad avere successo o a fallire.” Nel suo 2015 study, Moosylvania ha individuato quali caratteristiche di un brand hanno maggior importanza per i Millennials. Inizialmente il marketing “era tutto basato su una sorta di approccio militaristico: questo è il tuo obiettivo, attaccalo con i media. E ora quello che abbiamo scoperto è che i Millennials non vogliono essere attaccati. Si tratta piuttosto di creare un rapporto di amicizia.” E come possono i brand arrivare a questo step? “Vi deve essere molta interazione personale. Social network, tv e anche giornali. Inoltre i Millenials amano gli esperimenti sia che siano in-store, app-based o video.