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MONDO: nello shopping online, si naviga di più e si effettuano più ricerche ma si acquista di meno

Un nuovo recente report ha riscontrato che i clienti lasciano i siti web dei retailer più frequentemente senza aver effettuato nessun acquisto, e, se invece comprano, spendono in media meno. I retailer stanno investendo soldi nell'adattare i loro siti web alle preferenze digitali, in continua e rapida evoluzione, dei clienti, e questi dati possono essere un segnale che, finora, i retailer hanno lottato per rendere le loro online experiences consone alle aspettative dei clienti. Il tasso di conversione visite-acquisto online, una misura della quota effettiva dei clienti che comprano, è calato dal 2.54 percento nel primo quarto del 2014, al 2.32 percento di quest'anno, secondo l'analisi di Monetate, compagnia che fornisce i retailer di piattaforme per marketing personalizzato. Monetate ha studiato un campione random di oltre 7 miliardi di online shopping visits avvenute nel primo quarto del 2014 e del 2015 sulla sua piattaforma. Un calo del tasso di conversione può non essere necessariamente negativo per i retailer. Può anche solo semplicemente significare che molti shopper stanno cercando un articolo online, per poi effettuare l'acquisto nel negozio fisico. “I consumatori navigano, confrontano e prendono decisioni online,” ha dichiarato Scott Galloway, professore che insegna marketing e branding presso la New York University’s Stern School of Business. Monetate ha anche scoperto che il 'tasso di rimbalzo', il numero cioè di persone che arrivano in un sito e immediatamente se ne vanno senza nemmeno navigare, è passato dal 27.6 percento al 35.4 percento. E questo è un po preoccupante per i retailer in quanto significa che i loro siti web sono talmente sgradevoli e poco accattivanti, che le persone non hanno nemmeno piacere di navigare un minimo. Monetate ha anche riscontrato che il valore medio dell'acquisto online è calato da $125.15 nel 2014 a $122.65 quest'anno.