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MONDO: Hong Kong è stato nel 2017 il mercato più gettonato e ambito dai retailer internazionali

Hong Kong è il luogo in cui dover essere presenti, per i retailer che stanno esplorando ed espandendosi in mercati esteri. Per il terzo anno di fila, la regione ha ottenuto il primo posto in una classifica annuale dei mercati più mirati per i retailer internazionali, realizzata dall'agenzia di investimenti real estate CBRE. Un numero complessivo di 85 compagnie internazionali sono entrate nel mercato di Hong Kong per la prima volta nell'ultimo anno, tra cui fashion brand come Eres, GU e Birkenstock. Dubai e Taipei si collocano al secondo e terzo posto con rispettivamente 59 e 52 nuovi retailer internazionali che hanno fatto il loro debutto nei due mercati. Lo studio, “How global is the business of retail?”, è giunto alla sue 11esima edizione ed esamina 47 Paesi e 123 città mondiali. Nella top 10 subito dopo Taipei si piazza Londra, seguita da Tokyo, Doha, Toronto, Singapore, Praga e Shenzen. La regione Asia-Pacifico è al centro della strategia di crescita di molti retailer, in quanto la metà dei 10 mercati top sono situati proprio li.

Secondo lo studio, Hong Kong ha di nuovo battuto tutti perchè è percepito come un punto di ingresso ideale. “I retailer internazionali sono attratti dalla maturità del mercato di Hong Kong per creare conoscenza e consapevolezza del loro brand nella regione Asia-Pacifico, oltre ad un vantaggio geografico che facilita l'espansione in secondo momento in Cina,” sostiene il report. Non sorprendetevi se Hong Kong tornerà in cima alla classifica di nuovo l'anno prossimo, poiché il CBRE prevede un ulteriore aumento dell'apprezzamento di Hong Kong da parte del mercato retail nel 2018, grazie al rallentamento del tasso di affitto e alla caduta di posti vacanti nella zona. Anche se Dubai è dietro Hong Kong quando si parla del numero di nuove imprese straniere che entrano nel mercato per la prima volta, detiene ancora il primo posto nel numero totale di retailer internazionali che operano nella città. Il 62 percento di tutti i brand presenti a Dubai non sono nativi. Tuttavia CBRE ha notato che l'espansione retail è in calo in quella che è la città più popolata degli Emirati Arabi Uniti, cosa che ha portato ad aver un numero crescente di spazi liberi e prezzi di affitto ridotti negli shopping mall. Tuttavia, non ci si aspetta che questi fattori minaccino le prestazioni degne di nota di Dubai nella classifica, in quanto la città svolge lo stesso ruolo strategico per il Medio Oriente come Hong Kong per l'Asia-Pacifico. La posizione di Taipei nella classifica è dovuta agli sforzi dei proprietari di differenziare i loro centri commerciali e mall dai concorrenti, secondo CBRE. La concorrenza è agguerrita poiché la maggior parte dei retailer si concentra sul distretto dello shopping di Xinyi, costringendo molte aziende fuori dal mercato. Toronto è l'unica città delle Americhe ad essere nella top 10. Dal 2014, la metropoli canadese ha attratto in media 30 nuovi retailer stranieri all'anno. Quindi cosa è successo nel 2017? Secondo il rapporto, i rinnovamenti e le espansioni subite dallo Yorkdale Shopping Center, che sono costate oltre 700 milioni di dollari canadesi, hanno avuto successo nell'attirare brand di lusso. Ma quali paesi hanno la maggior parte dei retailer in espansione all'estero? Le compagnie statunitensi sono state le più attive nel 2017, con un tasso di espansione del 19% e un totale di 42 mercati presi di mira, molti dei quali in Medio Oriente. L'Italia e la Francia condividono il secondo posto, con un tasso di espansione del 10%, seguito dal Giappone, con il 9%.