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MONDO: il lusso adotta strategie mirate per aumentare il suo appeal online

Secondo una ricerca condotta dalla società di digital marketing ContactLab che, con Exane Bnp Paribas, ha di recente pubblicato la terza edizione del report Online Offer Dive & Pricing Landscape FW16/17, molti brand di lusso vendono online a cifre sotto i 20 dollari. Marco Pozzi, senior advisor della società di ricerca, ha dichiarato: “Ben 11 brand su 32 analizzati vendono prodotti a un prezzo inferiore ai 20 dollari. Infatti, il canale online è ideale per attrarre i clienti più aspirazionali. Brand del lusso come Chanel e Dior hanno entry price molto accessibili - rispettivamente 38 e 28 dollari - non distanti da quelli del label premium Swatch - 38 dollari. Ralph Lauren, Tiffany ed Hermès hanno un entry price inferiore a 150 dollari e sono leader nella differenziazione dei prezzi per categoria di prodotto.” La ricerca ha riscontrato che le aziende stanno sperimentando nuove strategie di prodotto e di pricing, nel tentativo di trovare la giusta strada per catturare nuovi e-shopper.

Come emerge da un estratto, nella stagione FW 2016/17 brand come Fendi, Louis Vuitton, Saint Laurent, Ferragamo, Moncler, Bulgari e Cucinelli, hanno ampliato di più del 20% la loro gamma di prodotti disponibili online. Tuttavia, non sempre i prodotti del catalogo consultabile sul web sono acquistabili online. “Una conseguenza di questa strategia è che si invogliano i consumatori a recarsi in negozio per conoscere tutta la gamma e quindi spendere di più,” come spiegano i ricercatori. Per contro, per recuperare in termini di esclusività e redditività Burberry ha invece scelto di ridurre drasticamente l’offerta. Gucci ha ridotto la quantità complessiva di prodotti venduti nell'e-store, soprattutto nelle categorie borse e soft luxury mentre ha aumentato l’offerta di ready-to-wear e di categorie non-core come gioielli e orologi. Tra le novità che emergono in questa terza edizione del report, c'è l’aumento negli assortimenti digitali, di occhiali, orologi, zaini e scarpe da ginnastica, a discapito di classici come gioielli, scarpe, foulard e cravatte che perdono un po’ di appeal. In merito alle strategie di pricing, nel complesso si registra un incremento del 3% circa del prezzo medio. Ma nello specifico ci si divide su due fronti, chi come Bulgari, Ermenegildo Zegna e Hermès ha aumentato sia i prezzi mediani che gli entry price, e chi come Dolce&Gabbana, Tiffany e Burberry, ha ridotto entrambi, rendendo i loro prodotti alla portata di una fascia più ampia di consumatori.