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USA: il modo migliore per i brand per coinvolgere i consumatori a livello 'digitale' restano sempre le email

Nonostante la presenza sempre crescente dei social media nella vita di molti cunsumatori, queste tuttavia non sono la piattaforma ideale per l'interazione con i brand. Questo secondo l'indagine “2017 Generational Marketing Insights” condotta da Campaigner, email marketing brand di j2 Global. Secondo i dati infatti, meno di un quarto degli shopper online, il 24%, utilizza i social media come uno dei propri channel preferiti per interagire con i brand. E sembra che non tutti i social media siano stati creati uguali. Per esempio solo il 5% delle persone intervistate usa Snapchat, un po' un nuovo arrivato per i brand, come piattaforma per connettersi con i brand preferiti. Pinterest e Instagram si collocano parimerito con il 18%, e Facebook è il posto in cui i brand devono essere per avere i massimi vantaggi dai social media.

Solo il 3% utilizza Twitter con lo scopo di vedere cosa fanno i vari brand preferiti. In netto contrasto con i social media, le email si dimostrano ancora essere il canale marketing più efficiente per i brand. Infatti l'email si posiziona come una delle piattaforme marketing digitali preferite per l'interazione con i brand, e il 75% degli shopper online sono molto propensi ad aprire mail provenienti dai propri brand preferiti. Tuttavia, in merito a questo mezzo, il troppo di una cosa buona diventa una cosa cattiva. Infatti gli shopper online lamentano come primo fattore di ricevere troppe mail. “I dati di questa indagine segnalano che in questo periodo i consumatori si aspettano e apprezzano i messaggi mail dai loro brand preferiti,” ha dichiarato EJ McGowan, general manager, Campaigner. “Tuttavia è fondamentale effettuare studi approfonditi per determinare la giusta cadenza adatta alla propria audience. In questa modalità, le campagna marketing saranno davvero efficaci.” I Millennials sono la generazione che più di tutte è coinvolta attraverso le marketing mails. La Gen X è più recettiva se la frequenza delle mail è più elevata, ad esempio una a settimana. Mentre i Baby Boomer preferiscono interagine con i brand nei negozi fisici.