
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) il 4 agosto ha inflitto una multa da €1m al brand di fast fashion online Sheinper aver ingannato i clienti sull’impatto ambientale dei suoi prodotti
Si tratta della seconda sanzione finanziaria ricevuta da Shein da parte di un’autorità europea per la concorrenza in poco più di un mese: il 3 luglio la Francia ha multato l’azienda per €40m per sconti falsi e dichiarazioni ambientali fuorvianti
La multa italiana è stata inviata alla Infinite Styles Services Co. Limited, società con sede a Dublino che gestisce il sito web di Shein in Europa, a seguito di un’indagine avviata da AGCM lo scorso settembre
In un comunicato, Shein ha dichiarato di aver collaborato pienamente con AGCM e di aver adottato misure immediate per affrontare le criticità sollevate
Secondo l’AGCM, i messaggi sulla sostenibilità ambientale e sulla responsabilità sociale presenti sul sito web di Shein "erano talvolta vaghi, generici e/o eccessivamente enfatici, e in altri casi omissivi e fuorvianti"
Le affermazioni di Shein relative al design circolare dei prodotti e alla loro riciclabilità "sono risultate false o quantomeno confuse" e le credenziali ecologiche della collezione “evoluSHEIN by design” sono state sovrastimate, ha dichiarato l’autorità
Shein indica che la collezione “evoluSHEIN by design” è composta da capi realizzati attraverso metodi di produzione più sostenibili e responsabili
L’AGCM ha affermato che i consumatori potrebbero essere indotti a credere che la collezione sia realizzata con materiali completamente riciclabili, "cosa non vera, considerando le fibre utilizzate e gli attuali sistemi di riciclo disponibili"
Nel suo comunicato, Shein ha dichiarato: "Abbiamo rafforzato i nostri processi interni di revisione e migliorato il sito web per garantire che tutte le dichiarazioni ambientali siano chiare, verificabili e conformi alle normative"
L’AGCM ha inoltre criticato gli impegni “vaghi e generici” di Shein a ridurre le emissioni di gas serra del 25% entro il 2030 e a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, osservando che le emissioni dell’azienda sono aumentate nel 2023 e nel 2024
L’Autorità ha infine sottolineato che la sua valutazione complessiva è stata influenzata da un “accresciuto dovere di diligenza” a carico di Shein, “in quanto operante in un settore altamente inquinante e con metodi altamente inquinanti”