
Inaugurato nel 1995, il Kristallwelten, ‘Mondi di Cristallo’, di Swarovski è un luogo di meraviglia artistica e sperimentazione. Situato ai piedi delle Alpi, nella sede del brand a Innsbruck, si accede attraverso una cascata a forma di testa di gigante e si scoprono le sue Camere delle Meraviglie, ognuna delle quali ospita un'opera d'arte immersiva, commissionata da alcuni degli artisti più rinomati al mondo. Artisti del calibro di Niki de Saint Phalle, Yayoi Kusama e James Turrell hanno già avuto il loro momento. Ora è il turno dell'artista visiva giapponese Chiharu Shiota, la cui opera ‘Crystallizing Identity’ è ora aperta al pubblico. Nota per le sue installazioni immersive intrecciate con fili rossi, per questa mostra Shiota trae ispirazione dalla leggenda giapponese del filo rosso del destino: una favola che narra come coloro che sono destinati a incontrarsi siano collegati da invisibili fili rossi. Guidata da questa narrazione, intreccia vibranti fili di lana rossa con scintillanti cristalli Swarovski, creando una rete drappeggiata e ad anello che gradualmente si condensa in forme umane. Chiharu Shiota: “Questa installazione parla di identità e della mia esperienza personale, soprattutto dei momenti in cui non mi vedo chiaramente. Quando vivevo in Giappone, non pensavo molto alla mia identità. Non mi sentivo giapponese perché tutti intorno a me avevano lo stesso background culturale. Mi sentivo come sale mescolato all'acqua, completamente amalgamato. Ma dopo essermi trasferita in Germania e aver incontrato persone di molti Paesi e culture diverse, ho iniziato a vedermi più chiaramente. Era come se l'acqua si fosse prosciugata e la mia identità si fosse cristallizzata. Il mio lavoro inizia sempre con un sentimento personale, ma cerco di trasformarlo in qualcosa di più universale con cui le altre persone possano entrare in contatto.” Chiharu Shiota ha aggoiunto: “Non posso creare le mie opere in studio, ho bisogno di vedere lo spazio. Se lavorassi solo nel mio studio a Berlino, le opere d'arte sarebbero troppo grandi o troppo piccole. Quando ho visto il gigante verde ai Kristallwelten, mi è venuta l'idea di creare qualcosa sul mistero della vita. Spesso pensiamo che le nostre esperienze siano speciali o diverse, ma siamo tutti connessi. Essere connessi agli altri fa parte dell'essere umano.” E per quanto riguarda lavorare con i cristalli Swarovski per dare vita a questa visione, ha affermato “Penso che sia sempre difficile includere nuovi materiali, sento di dover dialogare con il materiale. Non voglio usarlo semplicemente per la sua bellezza, voglio trovare un significato nel materiale, sia una connessione personale che universale. Credo che i cristalli aggiungano qualcosa di nuovo al senso di connessione che voglio esprimere nel mio lavoro.”