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USA: Cotton Usa - il look giusto lo detta la psicologa

Cotton Usa ha fornito un un vademecum per non sbagliare il look. Con l'aiuto di un'esperta psicologa, Cotton Usa ha svolto un'indagine sull'interpretazione dei codici di abbigliamento, volta a identificare cosa rivelano le scelte che si fanno ogni giorno davanti all'armadio. Tre le regole fondamentali. L'indagine è stata condotta da Maria Beatrice Toro, psicologa cognitiva, docente universitaria e autrice di numerosi libri. Stephanie Thiers-Ratcliffe, international marketing manager di Cotton Usa, il marchio che contraddistingue i capi realizzati con il cotone americano, ha dichiarato: “Alla dottoressa abbiamo affidato l’incarico di capire come vengono decodificati look e accessori da parte di donne di livello sociale e culturale medio-alto, per capire quali sono le leve profonde che muovono le loro opinioni e scelte.” La dottoressa ha affermato: “Avere consapevolezza dei messaggi non verbali che trapelano dai codici di abbigliamento, di fatto una maschera sociale, è fondamentale per sapere cosa stiamo comunicando agli altri e al tempo stesso ci fornisce chiavi di lettura essenziali per capire la personalità di chi ci sta di fronte, andando oltre le parole e gli atteggiamenti esplicitati.” Ecco allora che “un look in cui domina la complessità e l’eccesso di sovrapposizioni trasmette insicurezza, il classico effetto “corazza” per nascondere le proprie fragilità. Mentre la semplicità complessiva degli abbinamenti, intesa come essenzialità e assenza di inutili fronzoli, è lo stile più amato, che ottiene ampio consenso, perché vi si legge l’autenticità della persona e l’affidabilità di chi la manifesta.” La personalità di donne indipendenti e di carattere si nota invece dalla scelta dei materiali, come sottolinea l'indagine, con una preferenza per i tessuti innovativi, oppure per le fibre naturali e di alta qualità. Come regolarsi dunque per non sbagliare look? Maria Beatrice Toro ha elaborato la regola «1-2-3» del look: “Un capo protagonista, due colori al massimo, non più di tre accessori, di cui uno fortemente caratterizzante.”