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USA: Starbucks si impegna a donare il 100% del cibo non venduto

I panini, la frutta e tutti gli alimenti non venduti presso Starbucks verranno presto destinati in qualche posto ma non nella spazzatura. Il gigante del caffè ha deciso di donare il 100% del cibo non venduto e ancora buono da mangiare di tutti i suoi 7,600 store negli States. Attraverso una partnerships con Food Donation Connection e nonprofit Feeding America, gli alimenti deperibili verranno presi dai negozi Starbucks a fine giornata a chiusura, messi in contenitori refrigerati e distribuiti alle food banks. Tra questi alimenti vi saranno i breakfast sandwiches, panini, insalate e i "bistro boxes," pasti pronti con snack come verdute e hummus, frutta e wrap.

Starbucks ha dichiarato che il, programma, chiamato FoodShare, fornirà cinque milioni di pasti nel primo anno e circa 50 milioni entro il 2021. Starbucks collabora già con Food Donation Connection dal 2010 per donare tutta la sua pasticceria in surplus. Ma per questa nuova partnership, Starbucks deve garantire che gli articoli resteranno freschi e mangiabili fino a quando verranno distribuiti. “La sfida è stata trovare un modo per preservare la qualità del cibo durante il trasposto e la consegna,” ha dichiarato Jane Maly, brand manager di Starbucks Food team. “Ci siamo focalizzati sulla temperatura, sulla consistenza e sul sapore, così che una volta che viene dato ad una persona, è buono da mangiare.” Starbucks spera che anche altri ristoranti si uniranno all'iniziativa ed è disposto a mandare i suoi van refrigerati ad altre catene intenzionate. L'obiettivo del governo è di tagliare della metà gli sprechi alimentari entro il 2030.