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USA: le grandi catene di fast food chains devono ridurre l'utilizzo di antibiotici nella carne

Un nuovo report ha suonato l'allarme in merito all'utilizzo di antibiotici nella carne di manzo e pollo che viene fornita alle 25 principali catene di fast food americane e ai ristoranti 'fast casual'. La maggior parte delle catene di ristoranti statunitensi non ha nessuna polita e informativa a disposizione del pubblico, che regolamenta l'impiego di antibiotici nelle loro forniture di carne, secondo il report “Chain Reaction” by Friends of the Earth, il Natural Resources Defense Council e quattro altre organizzazioni di salvaguardia della salute e dell'ambiente. “Quando gli allevatori somministrano di riutine antibiotici ai loro greggi ed armenti, i batteri possono sviluppare resistenza, crescere e diffondersi, contribuendo al sempre più ampio problema della resistenza agli antibiotici,” hanno dichiarato gli autori del report. “Questa problematica significa che gli antibiotici potrebbero non 'funzionare' quando ne abbiamo bisogno: quando ad esempio i nostri figli prendono qualunque genere di infezione, o quando i nostri nonni hanno una brutta polmonite.” I U.S. Centers for Disease Control and Prevention e la World Health Organization hanno ripetutamente ammonito in merito al pericolo relativo alla resistenza da antibiotico. Le stime sono di almeno 2 milioni di americani che contrarranno infezioni antibiotico-resistenti ogni anno, di cui 23,000 moriranno. “Un'era post-antibiotici – in cui le più comuni infezioni possono uccidere – lungi dall'essere una fantasia apocalittica, è invece una possibilità molto realista per il 21esimo secolo,” ha avvisato il report.