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USA: le catene di fast-food aprono online shops, e non solo per il periodo natalizio, evidenziando l'evoluzione del retail digitale

Il recente aumento di fast-food e-commerce stores dimostra la natura in evoluzione del retail digitale. Da novembre, le catene di fast food come Dunkin’ Donuts, McDonald’s, White Castle e Arby’s hanno tutte aperto negozi online che vendono articoli del loro brand. Mentre tutti i siti sono programmati per le festività e presentano prodotti stagionali, Dunkin' Donuts e McDonald's prevedono di mantenere aperti i loro e-commerce stores tutto l'anno. Perché così tanti retailer di fast-food che aprono storefront online vendono articoli novità? Ecco alcune considerazioni su come questo recente fenomeno retail serva da bellwether per la direzione che il retail digitale sta prendendo.

1- La facilità dell'e-commerce. Il lancio e la gestione di un negozio online è diventato sorprendentemente veloce e facile. Esistono innumerevoli pacchetti e servizi software che consentono ai retailer di creare rapidamente un storefront e-commerce specializzato. E con sistemi e processi snelli di produzione e catena di approvvigionamento, i retailer possono accelerare rapidamente l'inventario a tempo limitato senza dover ordinare merchandise in eccesso di 'sicurezza'.

2-Il fattore social. I social media forniscono un veicolo promozionale istantaneo per il retail digitale che non era disponibile fino a pochi anni fa. Le catene di fast food possono diventare virali con le notizie sui online merchandise shops con un'immagine intelligente e un hashtag che catturano le attuali tendenze dei social media. Ciò crea il potenziale per diffondere le news su qualsiasi tipo di sito di e-commerce speciale a tempo limitato o senza dover investire tempo o sforzi in una campagna pubblicitaria formale. Ancora meglio, un post che è stato creato con cura per la condivisione sui social può essere distribuito a migliaia o addirittura milioni di consumatori da altri consumatori. I post condivisi hanno la credibilità del passaparola su larga scala e non richiedono alcuna azione aggiuntiva da parte del retailer.

3- Tutti sono retailer. I fast food di solito non si occupano della vendita di abbigliamento e altri prodotti con il proprio brand. Tuttavia, un effetto collaterale della facilità dell'ecommerce e della rapida – e gratuita, opportunità promozionale fornita dai social media è che il retail non tradizionale è diventato la norma. Celebrità, brand di consumo e proprietà dei media come programmi TV, film e gruppi musicali sono tutti impegnati nel retail direct-to-consumer. I fan delle Kardashian non hanno bisogno di visitare un retailer per acquistare i loro capi firmati, possono acquistare direttamente i vestiti effettivamente indossati dalle famigerate star dall'Instagram shop della famiglia. I fan dei Beatles e di Friends hanno avuto l'opportunità di visitare negozi pop-up autorizzati per acquistare prodotti promozionali. In questo ambiente, non c'è nulla di strano o 'off-brand' in una catena di fast-food che vende maglioni, bicchieri o attrezzature da golf. La prossima stagione natalizia, ci si aspetta che i retailer in molti altri settori, inclusi alcuni players non tradizionali, venderanno prodotti del loro brand online.